Il marmo di Carrara è un tipo di marmo estratto dalle cave delle Alpi Apuane in territorio di Carrara, universalmente noto come uno dei marmi più pregiati. Con questo marmo sono state realizzate alcune delle più importanti opere architettoniche e scultoree del mondo.
Nella città apuana delle cave il settore del marmo è da sempre il pilastro dell’economia, il suo prodotto è apprezzato in tutto il mondo e utilizzato per molteplici impieghi, che vanno dall’arte all’edilizia, dall’arredamento all’uso in ambito industriale.
In questo reportage ho inteso fermare e documentare il lato più paradossalmente affascinante di questo incredibile paesaggio, pur nella consapevolezza del disastroso impatto ambientale generato dall’attività estrattiva, un’eccellenza mondiale conosciuta come “il Giardino d’Europa”, ma allo stesso tempo definita da chi abita questo territorio come “le montagne che scompaiono”.
La Commissione tutela ambiente montano del C.A.I. denuncia che negli ultimi venti anni si è scavato più che in duemila anni di storia, con la conseguente modificazione morfologica del territorio apuano, paragonabile a quella avvenuta in un’era geologica!
L’attività ha causato distruzione parziale o totale di grotte, la diminuzione dei bacini idrogeologici e non solo. Un’area che dovrebbe essere tutelata, a maggior ragione da quando è stata inserita nella Rete dei Geoparchi, ma che invece continua a fare i conti con un’azione che svuota, frantuma e spacca le montagne.
2013