… Facciamo finta che…tutto va ben, tutto va ben…
facciamo finta che tutto va ben.
Che il povero sia in fondo un gran signore,
che il servo stia assai meglio del padrone,
che le persone anziane stian benone,
che i giovani abbian sempre…un’occasione.
Facciamo finta che…tutto va ben, tutto va ben…
facciamo finta che tutto va ben…
Con le strofe di Ombretta Colli si apriva Onda Pazza, l’esilarante trasmissione principe di Radio Aut con cui il venerdì sera Peppino Impastato e i suoi collaboratori partivano dai problemi della realtà locale per gonfiarli ad arte e proiettarli in una realtà apparentemente al limite dell’assurdo, ma drammaticamente presente. I comuni siciliani di Cinisi (Mafiopoli) e Terrasini (Mafiettopoli) si trasformavano in surreali teatrini in cui, attraverso la più estrosa improvvisazione satirica, gli autori si facevano beffa e allo stesso tempo denunciavano fatti e costumi della compagine politica e sociale di questi luoghi, assoggettati e corrotti dalla mafia.I luoghi delle immagini sono i luoghi che hanno accompagnato la breve esistenza di Peppino Impastato, dalla nascita all’evoluzione del suo pensiero, dei suoi ideali e della sua etica fino al tragico momento della sua prematura morte.
Le fotografie sono contenute nel libro “La Voce di Impastato”, scritto dal giornalista Ivan Vadori ed edito da Nuovadimensione.
2018